duemilaventiquattro
Questa è la storia della piccola tartarughina che si è confusa ed è uscita dal nido in cui era nata, di giorno anziché di notte.
I volontari che monitoravano il nido l’hanno recuperata, sistemata in un box con della sabbia umida, evitandole così la morte certa che sarebbe arrivata per via delle temperature altissime o per la predazione dei gabbiani reali.
Al tramonto la tartarughina è stata rilasciata vicino al suo nido e da lì ha da sola raggiunto il mare ritrovando esattamente la sua strada.
Le tartarughe nascono sulle nostre spiagge che sono però altamente occupate dall’uomo per cui oltre ai rischi naturali di morte, si aggiungono quelli dovuti alla nostra presenza. In natura, infatti, quando emergono dalla sabbia si dirigono verso l’orizzonte più chiaro, il mare. Ma in contesti antropizzati, con presenza di città costiere, luci e stabilimenti, finiscono per confondersi e dirigersi verso quelle sorgenti luminose trovando la morte incastrate sotto gli stabilimenti o in strada alle prime ore del mattino.
È per questo motivo che è importante monitorare e mettere in sicurezza i nidi. Ed è per questo che ogni anno decine di volontari sorvegliano i nidi di tartarughe per assicurare a questi delicati animali il loro ritorno al mare.
I recuperi, gli stalli e le cure per tutti gli animali che arrivano sotto la nostra protezione sono possibili grazie alla generosità e alla voglia di cambiare le cose e migliorare la vita degli animali di ognuno di voi.
Per questo GRAZIE, sempre.