duemilaventitre
“Chi insegna ai propri figli il rispetto per l’ambiente e l’amore verso gli animali, forse non lo sa, ma sta costruendo un futuro migliore.”
RINALDO SIDOLI
Decidere di adottare un pet o nac*, significa pensare di far trascorrere l’intera vita di quell’animale al nostro fianco, per questo è assolutamente necessario prendere consapevolezza della responsabilità che assumiamo, non solo a livello legislativo ed economico, ma anche e soprattutto in merito al benessere psicofisico dell’animale che entra a far parte del gruppo familiare.
Adottare è un’azione importante, che ci fa entrare in relazione con specie diverse, con individui che hanno bisogni, necessità, modi di comunicare e di esprimersi diversi da quelli umani. Per questi motivi, adottare non è soltanto un gesto d’amore, ma il punto di partenza dell’instaurarsi di una relazione tra noi e un individuo non umano che ha una sua personalità, emozioni, modi di apprendere, di sentire e percepire. Se entriamo in quest’ottica, diventa indispensabile soffermarci sul modo in cui ci avviciniamo all’adozione.
Troppo spesso, la scelta dell’animale che si vuole adottare si basa sull’aspetto fisico, le aspettative e l’idealizzazione che si hanno prima di conoscerlo: l’idea di come vorremmo che fosse, altera la nostra percezione, facendoci prendere una decisione istintiva, che condiziona la nostra scelta di adottare o non adottare un animale e su quale scegliere.
Può una decisione istintiva basata sulla pura estetica o su un’idea personale, essere la base per una relazione tra individui che dovrà durare anni? Può essere la strada corretta per avere una buona convivenza? Basare la scelta di allargare la famiglia, sul colore del pelo o sulla moda del momento, preclude la possibilità di conoscere quegli individui che possono essere più adatti al nostro stile di vita, alle abitudini, all’ambiente e al contesto in cui viviamo. L’adozione deve essere percepita come un percorso di conoscenza e scoperta di coloro che attendono una famiglia. Sono molti gli animali che arrivano nei canili, perché rifiutati da persone che li avevano presi cuccioli per scoprire che non corrispondevano a ciò che avevano pensato.
Per fare questo viaggio la domanda che bisogna porsi non è “che tipo di pet vogliamo?”, bensì “che vita vogliamo fare con lui? Quanto e come vogliamo coinvolgerlo nelle nostre attività?”. Una volta presa questa consapevolezza è utile farsi affiancare da esperti del settore, veterinari, etologici, educatori, chiedere consiglio ai volontari dei rifugi che conoscono bene gli animali di cui si prendono cura, per poter trovare il coinquilino ideale.
L’adozione responsabile passa attraverso la nostra volontà di informarci, apprendere e metterci in gioco, fidandoci di chi ci aiuterà nel percorso di scelta, senza la fretta di tornare a casa con l’animale.
Il momento dell’adozione rappresenta per il pet un forte stress: l’arrivo nella nuova casa, infatti, porta con sé nuovi odori, rumori, ambienti e un enorme senso di smarrimento per l’assenza di punti di riferimento, per il cambio di abitudini e l’introduzione di una nuova routine.
La capacità di adattamento non è uguale per tutti gli individui, dipende dalla loro personalità, dalla genetica e dalle esperienze vissute. Anche durante questa delicata fase sarebbe ideale continuare il percorso intrapreso nel periodo pre-adozione. Per una buona riuscita dell’adozione responsabile, l’informazione degli adottanti è tanto importante quanto la formazione delle figure di riferimento che ruotano intorno ad essa: volontari, educatori, etologi dovrebbero seguire corsi di formazione, confrontarsi, sviluppare capacità di osservazione e pensiero critico, per essere la giusta guida per gli adottanti e, soprattutto, una qualità aggiunta nella vita di tutti quegli individui che cercano ancora casa.
Per un’adozione responsabile, è necessario dunque prendere in considerazione 3 punti fondamentali:
*Nac: nuovo animale da compagnia; con questo termine si intendono tutti gli animali da compagnia non pet che possono essere tenuti in casa: cavie, criceti, tartarughe, canarini, furetti, etc.