Trentino, 14enne grave in incidente di caccia: Enpa a Piantedosi, stop ai minorenni

«Siano addolorati per “l’incidente” occorso nella giornata di ieri ad un ragazzo di 14 anni, che è rimasto gravemente ferito mentre partecipava con il padre ad una battuta di caccia sul monte Bondone, in Trentino. Al ragazzo e alla sua famiglia Esprimiamo tutta la nostra vicinanza con l’augurio di una pronta e piena guarigione». Lo afferma l’Ente Nazionale Protezione Animali. «E’ irresponsabile e diseducativo coinvolgere i minorenni nell’attività venatoria. Una pratica che – prosegue la Protezione Animali – oltre ad essere di una crudeltà inaudita per gli animali, è anche molto pericolosa per l’incolumità delle persone». Come peraltro ricordano i dati dell’Associazione Vittime della Caccia. Nel periodo compreso tra l’inizio di settembre e la terza settimana di ottobre, ben 21 persone hanno perso la vita o sono state ferite a causa di incidenti venatori. Tra di esse anche un 13enne colpito ad un braccio da un proiettile usato per la caccia al cinghiale.

Proprio per questo, l’Ente Nazionale Protezione Animali chiede al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di prevedere un apposito divieto affinché i minorenni non possano più essere coinvolti nelle battute di caccia a qualsivoglia animale, le quali peraltro costituiscono una vera forma di educazione alla violenza. «E’ fondamentale che il ministro Piantedosi o un suo collega dell’Esecutivo intervengano al più presto. Se così non dovesse essere – conclude Enpa – potremmo presto trovarci a fare i conti con l’irreparabile».

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