Papa e animali. San Francesco, Papa Bergoglio, cani, gatti e il 5×1000

In merito alle ultime prese di posizione di Papa Bergoglio su bambini, famiglia e animali, la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, dichiara quanto segue: «Vorremmo poterci rallegrare per la frequenza con cui Papa Bergoglio fa riferimento, in questo periodo, ai cani e ai gatti. Accade però sempre più spesso che l'alto pensiero del Pontefice non si esprima mai per accogliere ma sempre per escludere. Che sia da ricollegare al momento della destinazione del 5×1000 (visto che l'8×1000 già affluisce in larga misura verso destinazioni cardinalizie)?»

«Non possiamo credere – prosegue Rocchi – che l'intento sia quello di scoraggiare ogni possibile scelta a favore degli animali. Una domanda: il Santo di cui il Pontefice ha scelto di portare il nome sarebbe d'accordo? Francesco d'Assisi che si era spogliato di ogni bene terreno sceglierebbe i più deboli – bambini, ammalati, anziani e anche animali – o guarderebbe alle richieste della Curia? Non lo sapremo mai: ai tempi di Francesco l'8×1000 non esisteva. Ma possiamo provare ad immaginarlo… »

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