Orsi, nuova denuncia di Enpa: chiediamo sequestro probatorio degli animali morti a Bresimo e Ronzone

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha depositato questa mattina alla Procura di Trento una nuova denuncia, dopo il ritrovamento – lo scorso 11 ottobre – di due cadaveri di orso nel territorio dei Comuni di Bresimo e Ronzone. Come accaduto per F36, deceduta due settimane prima in circostanze non ancora chiarite, anche nel caso degli ultimi due orsi l’associazione animalista ipotizza i reati di uccisione di animali (articolo 544 bis del Codice Penale), uccisione di specie protetta (art 727 bis), uccisione di un esemplare di orso (art.30 legge 157/92). L’Enpa, rappresentatadall’avvocato Valentina Stefutti, ha inoltre chiesto alla Procura di Trento di disporre il sequestro probatorio dei cadaveri dei due animali. Il sequestro probatorio, che l’associazione aveva sollecitato anche per F36, è finalizzato a dare ulteriore impulso alle indagini. Secondo la Protezione Animali, è prioritario compiere tutte le verifiche e le analisi necessarie ad accertare il possibile avvelenamento dei plantigradi.

«Da inizio anno sono morti ben 7 orsi, circa uno al mese. Una evidente anomalia che non ha precedenti e che è troppo significativa per pensare ad una semplice casualità. Quella dolosa, a nostro avviso, è più di una semplice possibilità: è quasi una certezza. In particolare – spiega Enpa – c’è il forte timore che gli animali siano stati avvelenati, tanto più che molte sostanze letali possono sfuggire ad esami superficiali. Ad avvalorare l’ipotesi dell’avvelenamento c’è anche il clima sociale e politico reso incandescente dalla guerra permanente che alcuni amministratori locali hanno scatenato per motivi elettorali contro orsi e lupi».

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