L’ufficio legale di Enpa, che nei giorni scorsi aveva già diffidato la Regione Toscana chiedendo di fermare le uccisioni dei mufloni sull’isola del Giglio, sta valutando la possibilità di procedere per danno ambientale. Infatti, secondo alcune testimonianze che l’associazione animalista ha raccolto sul posto, sarebbero stati uccisi tutti i mufloni che erano nel fondo chiuso, all’interno della Riserva Storica del Franco, che nel 1955 aveva ospitato gli animali proprio per preservarne l’esclusività genetica. Al piano di sterminio piano, sottolinea l’Enpa, si era opposto non soltanto il mondo ambientalista e animalista, ma anche autorevoli esponenti della comunità scientifica, che avevano più volte segnalato la diversità genetica degli esemplari che vivevano al Giglio, e persino molti cacciatori, i quali si erano rifiutati di sparare contro gli animali. I mufloni erano stati portati sull’isola proprio con l’obiettivo di conservarne le peculiari caratteristiche genetiche – osserva Enpa – e per questo dovevano essere protetti, non sterminati. Purtroppo, oggi grazie alle fucilate, quel patrimonio è andato perso una volta per tutte, con un conseguente gravissimo danno ambientale del quale l’associazione intende chiedere conto nelle opportune sedi giudiziarie.
«In Italia stiamo assistendo ad una preoccupante, pericolosa deriva “venatoria”, a tutti i livelli di amministrazione, centrale e periferica, che prevede abbattimenti facili e marginalizzazione del mondo scientifico e, in generale, scarse possibilità di dialogo. Secondo una certa narrazione palesemente falsa e ideologica, quella per l’appunto più cara ai rappresentanti estremisti del mondo venatorio, zootecnico e politico-istituzionale, gli animali selvatici – commenta Enpa – sono diventati la causa di tutti i nostri problemi. Da esseri senzienti e protetti sono stati degradati a moneta di scambio, da spendere sul mercato del consenso per guadagnare qualche voto in più o per nascondere responsabilità, inadempienze e omissioni del Governo e degli amministratori locali»