Siamo davvero sconvolti per la tragica scomparsa dell’orso Juan Carrito, che era diventato il simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, e con esso della natura e della biodiversità. Juan Carrito era conosciuto, ammirato e amato da tutti; una celebrità, insomma, che aveva conquistato persino la rete. Esprimiamo al Pnalm e alla popolazione abruzzese il nostro profondo cordoglio per una perdita, per un vuoto che difficilmente potrà essere colmato.
Ma Juan Carrito è anche il simbolo di un fallimento. Quello del Governo e della maggioranza che si affretta ad approvare fantomatici piani di contenimento della fauna (vale a dire: uccisioni a fucilate) mentre è del tutto incapace di varare serie ed efficaci misure a tutela della biodiversità. Un fallimento che passa, soprattutto, per la bocciatura – avvenuta lo scorso dicembre, durante l’approvazione della Legge di Bilancio – di un emendamento che dava vita un piano triennale per complessivi 12 milioni di euro, finalizzato alla creazione di corridoi faunistici. Corridoi che avrebbero permesso di migliorare la sicurezza stradale, creando degli attraversamenti sicuri per gli animali. Una soluzione efficace, questa, già adottata da molti Paesi europei.