«A preoccupare i residenti del Vicentino non è tanto la presunta presenza di qualche lupo, ma l’attività venatoria, questa sì ben documentata, che ogni anno terrorizza gli abitanti dei centri urbani e delle campagne, chiusi in casa per la paura delle fucilate». E’ quanto scrive l’Ente Nazionale Protezione Animali ai ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, Pichetto Fratin e Lollobrigida, rispondendo all’ennesima iniziativa allarmistica anti-lupo lanciata dai parlamentari leghisti Pretto e Bruzzone.
«Diversamente dalle affermazioni ideologiche dei due deputati, il cui vero obiettivo, come noto, sembra quello di promuovere una caccia indiscriminata e senza regole, non sono noti casi di aggressione di lupi ai danni dell’uomo. E’ invece conosciuto il tragico bilancio degli “incidenti” di caccia, che – prosegue Enpa – si verificano nel Vicentino e nel resto d’Italia durante la battute di caccia». Nella provincia di Vicenza l’ultima stagione venatoria si è chiusa con il triste bilancio di una persona morta e di un’altra ferita, mentre nessun uomo, donna o bambino è stato ucciso né, tanto meno, ferito da un lupo. «Più che dei fantomatici lupi che “girolonzerebbero” tra la case – conclude Enpa – Pretto e Bruzzone dovrebbero invece preoccuparsi dei cacciatori che spesso tra quelle case sparano, violando non soltanto la legge ma anche le più elementari norme di cautela e sicurezza».
Enpa ricorda che in questi giorni alla Camera è in discussione un testo di legge firmato proprio dal deputato leghista Bruzzone, che vorrebbe stravolgere l’attuale normativa (la legge 157/92) per realizzare invece i progetti di “caccia selvaggia”.