«Dietro a quella che il ministro Lollobrigida definisce “ideologia” si cela il tentativo di ottenere una delega in bianco per intervenire con il pugno duro sulla fauna e sull’ambiente, accogliendo le richieste e le sollecitazioni che provengono da alcune lobby e categorie estremiste. Un assaggio di questo indirizzo lo abbiamo avuto con la Legge di Bilancio 2023 che autorizza i cacciatori a sparare contro ogni specie selvatica, persino nelle aree urbane e nelle arre protette». Questa le replica di Enpa alle parole pronunciate dal ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare al Congresso Federparchi. «Ciò che Lollobrigida definisce “sentimentalismo”, con evidente intento dispregiativo, è in realtà visione. Strategia politica e operativa finalizzata a tutelare non gli interessi di una parte, ma il nostro patrimonio collettivo che permette all’uomo stesso di esistere. Senza questa visione – prosegue Enpa – oggi in Italia si potrebbero ancora sopprimere i randagi, ci sarebbe ancora l’impunità per chi uccide animali, avremmo ancora piena libertà di inquinare. Peraltro, il ministro dimentica che la nostra legislazione ambientale è anche strumento di contrasto alle criminalità organizzata che su ambiente e animali fanno ingenti profitti. Insomma senza questo “sentimentalismo” il nostro Paese sarebbe ridotto a discarica».
«Nelle questioni relative alla fauna e all’ambiente, il governo e la maggioranza sembrano mossi più dall’odio che dalla scienza. D’altro canto, l’esperienza degli ultimi 20 dimostra che le uccisioni di animali non hanno mai portato a nulla se non a fa felici i cacciatori. Pertanto, Se il ministro Lollobrigida volesse davvero seguire un approccio scientifico – conclude Enpa – dovrebbe applicare quei metodi di prevenzione ecologica che proprio il mondo scientifico ha dimostrato essere efficacissimi per ottimizzare la convivenza tra uomini e animali. Evidentemente il vero obiettivo è solo quello di armare i fucili».
