La scomparsa di Franco Frattini. Enpa: “Ci lascia una persona speciale e un amico affettuoso”

La morte di Franco Frattini è una grave perdita per il Paese e per la politica, per il diritto, per lo sport e per chi si occupa di diritti degli animali. I meriti del suo lungo e importante impegno pubblico sono oggi giustamente raccontati da tutti i quotidiani, ma noi vogliamo ricordare un difensore sincero, autorevole e efficace degli animali e dei loro diritti. Una cifra, questa, che ha sempre caratterizzato il suo agire pubblico e privato, un impegno che ha costantemente caratterizzato ogni suo incarico e ogni suo impegno. Perché gli animali sono trasversali, riguardano ogni ambito della nostra vita associata e lui non esitava a ricordarlo con l’esempio, con la testimonianza, con la sensibilità; e con la gentilezza che marcava ogni suo passo.

Franco Frattini era un nostro socio, socio onorario Enpa.

Da politico ha fatto tantissimo per i diritti degli animali sia in Italia sia nel corso del suo incarico di Commissario europeo. Ha fatto tanto quando poi è tornato a fare il giudice amministrativo al Consiglio di Stato, organo di cui era diventato, per meriti e competenza, Presidente. Frattini per anni si era occupato di esaminare i ricorsi sui calendari venatori e noi animalisti, spesso nelle veste di ricorrenti, sapevamo che comunque, a prescindere dal suo personale sentire e al netto delle sue manifeste sensibilità, il suo giudizio sarebbe stato giusto. E da Presidente del Consiglio di Stato ha avuto anche il coraggio di organizzare e presiedere, a Palazzo Spada, prima dell’estate, un qualificato e importante convegno sugli animali e sull’ambiente in Costituzione.

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