Cuneo, nuovo ambulatorio sociale per curare gli animali delle persone in difficoltà

È stato inaugurato questa mattina a Savigliano il primo ambulatorio sociale veterinario delle Asl cuneesi, nella sede di via Torino 143. La struttura garantirà prestazioni sanitarie preventive gratuite a favore di animali d’affezione di proprietà delle persone in carico ai servizi sociali. All’inaugurazione, oltre ai vertici dell’Asl, era presente il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore regionale al Benessere Animale, Chiara Caucino, promotrice dell’iniziativa a livello regionale.

“Ci occupiamo del benessere animale – ha spiegato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – perché abbiamo a cuore quello delle persone. È provato scientificamente quanto la compagnia e la vicinanza di un animale d’affezione siano importanti per le persone, soprattutto per quelle più fragili. Sono molto orgoglioso che il Piemonte sia tra le prime Regioni in Italia ad offrire questo genere di prestazione: qui e negli altri ambulatori aperti in Piemonte, le persone in carico ai servizi sociali, che hanno difficoltà a sostenere le spese veterinarie dei loro animali da compagnia, potranno farli curare gratuitamente. Oggi proseguiamo un percorso che va in una direzione ben precisa: le cose si fanno per gradi, ma posso dire che questo è un primo, fondamentale e importantissimo passo, verso la “mutua per gli animali””. Il progetto era partito da Biella a giugno, per poi arrivare a Torino, Novara, Arona, Vercelli, Borgosesia, Alessandria, Asti, Verbania, Omegna, Domodossola, Collegno, Settimo Torinese e Moncalieri.

“È una importante dimostrazione – ha commentato Marco Bravi, componente dell’organo di amministrazione nazionale Enpa presente all’inaugurazione- dell’interesse e dell’attenzione della sanità pubblica piemontese alla tutela degli animali domestici e del loro ruolo di mitigatore sociale, dando sollievo alle categorie seguite dai Servizi Sociali nella gestione dei loro animali che sono un diritto e non un lusso. Un buon punto di partenza che, speriamo, in futuro veda una evoluzione sia dal punto di vista operativo, ad esempio ampliamento dell’offerta alla chirurgia sterilizzativa, sia di collaborazione con tutto l’associazionismo nazionale e locale”.

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