Fagiano vittima dell’industria della caccia: il soccorso dell’Enpa di Genova

Un’altra drammatica testimonianza dell’impatto dell’industria della caccia arriva dall’Enpa di Genova, che ha recentemente soccorso un fagiano ridotto a pelle e ossa, con una parte della testa bruciata e una frattura al femore. Questo esemplare, allevato solo per essere rilasciato in natura e poi cacciato per “divertimento”, è una delle tante vittime di una pratica che solleva interrogativi etici e di sostenibilità.

Gli animali come questo fagiano, cresciuti in cattività e poi rilasciati in natura, non hanno le competenze di sopravvivenza necessarie: non sono in grado di riconoscere i pericoli e faticano persino a nutrirsi autonomamente. Quando è stato trovato in città, il fagiano versava in condizioni critiche, abbandonato a sé stesso in un ambiente che non conosce e in cui non sa orientarsi.

Un percorso di cure per un futuro incerto

Ora, l’Enpa di Genova si è presa carico del suo recupero: i volontari stanno cercando di curare la frattura e di nutrirlo affinché recuperi peso e forza. L’obiettivo è valutare la sua condizione alla fine della stagione di caccia e, se possibile, restituirlo alla natura in modo che possa, almeno, avere una possibilità di sopravvivere. La speranza è che il fagiano, nonostante l’attuale incapacità di vivere in libertà, riesca a “giocarsi le sue carte” in un ambiente selvatico, sfuggendo ai cacciatori.

Una pratica crudele che suscita domande etiche

L’Enpa di Genova non usa mezzi termini per denunciare questa pratica: allevare animali con l’unico scopo di liberarli in natura per poi cacciarli, spiega la Sezione, rappresenta una forma di crudeltà che solleva interrogativi profondi. Questi animali vengono privati della possibilità di una vita dignitosa e lasciati vulnerabili in un ambiente che non conoscono. “È davvero così indispensabile?” si chiedono i volontari, ponendo una riflessione su una pratica che appare crudele e sadica agli occhi di chi, ogni giorno, si impegna per salvaguardare il benessere animale.

L’Enpa invita chiunque condivida i suoi valori a sostenere le sue attività, aiutando gli animali vittime di abbandono, maltrattamenti e pratiche come quella che ha segnato il destino di questo fagiano.

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