Enpa di Genova lancia appello: “Non comprate e non abbandonate le tartarughe”

Basta comprare tartarughe palustri esotiche ! L’appello è del Cras Enpa di Genova che invita anche a non abbandonarle. “Le tartarughe palustri americane, nella fattispecie le Trachemys scripta – ricorda l’Enpa – Per decenni, negli anni passati, sono state comprate, regalate o addirittura date come premio ai luna park. Questo ha portato ad una diffusione capillare e incontrollata di questa specie, che veniva vista come un passatempo o un giocattolo. Le persone le hanno sempre prese con leggerezza, senza pensare al fatto che sono anche loro animali bisognosi di cure e spazio. Il tutto senza considerare la loro longevità”.

“Il risultato è che da diversi anni, purtroppo, queste tartarughe vengono spesso abbandonate in massa in fontane, fiumi, torrenti e laghetti. Si tratta di reato – ricordano ancora gli operatori – sia per l’abbandono dell’animale in sé e sia per l’immissione nell’ambiente di una specie alloctona, esotica e invasiva sul territorio. Diffidiamo tutti voi dal comprare questi animali, per evitare abbandoni/maltrattamenti e problemi ambientali. Il problema non è solo il sovraffollamento nei Cras: queste tartarughe, non per colpa loro ma per la noncuranza delle persone, sono invasive. Essendo alloctone, vanno a incidere negativamente sull’equilibrio ambientale dei nostri fiumi e laghi”.

Come spiega l’Enpa di Genova sino a qualche anno fa era molto comune non solo comprarle a pochi euro nei negozi, ma anche vincerle come premi a fiere e luna park. Quelle tartarughe grandi poco più di una moneta, però, finiscono poi per crescere, e hanno bisogno di cure, assistenza e ambienti adatti alle loro caratteristiche per poter vivere una vita in linea con le loro esigenze etologiche. Quando le persone che incautamente le comprano o le portano a casa se ne rendono conto, finiscono per abbandonarle nel primo specchio acque a disposizione.

La testuggine palustre americana è però una delle specie alloctone più pericolose presenti nel nostro Paese, perché spesso gli esemplari vengono lasciati in luoghi in cui non sono presenti i suoi predatori, che in natura sono principalmente procioni, moffette e volpi, dove si riproducono e dove possono entrare in competizione con le specie autoctone, causandone la scomparsa. Questa specie può inoltre influire negativamente sull’equilibrio degli ambienti acquatici colonizzati, perché si nutre di insetti, crostacei, pesci e anfibi. Non è un caso che dal 2019 ne sia vietata la detenzione: a oggi non è più possibile detenere una tartaruga dalle orecchie gialle, e quelle abbandonate non possono essere date in adozione ma affidata ad apposite strutture autorizzate o a custodi giudiziari.

 

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