È morto Milo, il gatto che non sapeva saltare. Per ricordarlo, un premio per i gatti diversamente abili

È morto Milo, il gatto della scrittrice Costanza Rizzacasa d’Orsogna, protagonista di tre libri venduti in diversi paesi del mondo e che erano diventati fonte di ispirazione per i giovanissimi e di inclusione per le persone con disabilità. È successo il 22 marzo scorso. Ora per ricordarlo e per ricordare gli animali diversamente abili, la Presidente Nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, lancia il “Premio Milo”.

Lo ha spiegato la stessa Rizzacasa d’Orsogna all’agenzia di stampa LaPresse. “Dopo alcune ore in cui ero rimasta abbracciata al suo corpicino, mi è venuta a trovare la mia cara amica Carla Rocchi, presidente dell’Enpa, Ente nazionale protezione animali, e lei ha pensato di istituire un Premio Milo, che verrà assegnato a un gattino diversamente abile. Vedremo in che modalità e in una data significativa per Milo”.

“Ora devo scrivere la sua memoria”, ha aggiunto sempre a LaPresse Costanza Rizzacasa d’Orsogna. “Milo mi ha salvata più volte, mi ha avvicinata di più al dolore degli altri, mi ha resa più empatica. Ma anche sul fronte della diversità e dell’inclusione. Quella sua determinazione, nonostante la sua sindrome (ipoplasia cerebellare, ndr), ha trionfato e ha vinto. Continuerò a diffondere le storie di Milo nel mondo. Dopo la Germania, l’Austria e la Svizzera a maggio, spero che la prossima uscita di Milo sia il Giappone, perché lì i gatti neri portano fortuna e quello è un paese amico. La trilogia di Milo si è conclusa con il terzo capitolo, però allo stesso tempo sto già pensando di scrivere qualcosa su Milo da un altro punto di vista. Lo dico in inglese, io sono ‘Miloless’, senza Milo. Un pamphlet, qualcosa sul dolore e sulla perdita di Milo, si chiamerà così”.

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