DIMENTICA I DOCUMENTI DEL CANE, SIGNORA VIENE FATTA SCENDERE DAL TRENO NELLA STAZIONE DI ALBENGA

Acquista regolarmente il biglietto ferroviario per il proprio cane (un piccolo cocker) ma dimentica il certificato di iscrizione all’anagrafe canina ed il libretto sanitario e l’irreprensibile controllore la fa scendere, senza tanti complimenti, alla prima stazione (Albenga). E’ accaduto alla signora D.L., salita su un treno intercity a Ventimiglia. L’episodio, rende noto l'Enpa di Savona, andrà purtroppo ad allungare l'elenco dei casi di discriminazione cinofoba di cui sono sempre più spesso vittima i proprietari di cani, in una Riviera dove non si contano più – soprattutto d’estate – simili manifestazioni di intolleranza con turisti allontanati da spiagge, aree pedonali, giardini pubblici, bar e ristoranti. Episodi che il più delle volte non riguardano mai persone prepotenti con animali invadenti ma cittadini rispettosi delle leggi, della tranquillità e della sicurezza altrui. «E’ tragicomico – commenta la Protezione Animali savonese – che ciò accada in una regione dove il turismo “a sei zampe” rappresenta una delle poche voci attive del settore , come ben sanno i gestori delle spiagge aperte agli animali grazie alle battaglie condotte proprio da noi.» 
 
Tornando al caso in questione, se è vero da un lato che il regolamento ferroviario prevede che l’accompagnatore abbia il certificato anagrafico ed il libretto sanitario del cane, è altrettanto vero dall'altro che la dimenticanza avrebbe potuto essere sanata accettando in via provvisoria un'autocertificazione subordinata alla successiva presentazione al capostazione di tutti i documenti richiesti per il viaggio del cane. 
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