Non accennano a placarsi le proteste e l'ondata di indignazione collettiva dei cittadini per la barbara uccisione dell'orsa Daniza. Nel giro di poche ore la pagina Facebook di Enpa con il post dedicato a Daniza ha superato i due milioni di di contatti. Boom anche per la petizione promossa sulla piattaforma change.org con cui si chiedono le dimissioni dei vertici del Ministero dell'Ambiente – in sole diciotto ore è stata sfondata quota 33 mila firme – e per la casella daniza@enpa.org, attivata dalla Protezione Animali per dare voce allo sdegno degli italiani, che ha ricevuto circa 500 mail; altrettante ne sono state inviate alle istituzioni ed alle autorità responsabili per l'animalicidio di Daniza.
«L'uccisione dell'orsa Daniza ha innescato un movimento spontaneo d'opinione che ha ben pochi precedenti nel nostro Paese – dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali -. Gli italiani ci stanno dicendo che non ne possono più delle campagne d'odio a danno dei selvatici e della natura fomentate da alcune categorie sociali e rilanciate da alcune istituzioni. A questi soggetti chiediamo di porre fine alla loro insensata guerra, non solo contro gli orsi, ma contro la fauna selvatica tutta. Anche perché potremmo presto ritrovarci a vivere il paradosso per cui a dolersi della morte di un animale siano, come accade in queste ore, i soggetti che ne avevano invocato a vario titolo l'allontanamento, la cattura o l'abbattimento.»
A scatenare la rabbia dei cittadini è stata lo condotta tenuta da tutti vertici istituzionali che hanno avuto un ruolo in questa triste vicenda, i quali, in nome di una folle caccia alle streghe, non hanno dato ascolto neanche all'autorevole presa di posizione del Corpo Forestale dello Stato che si era espresso contro la cattura del povero plantigrado.
«Adesso occorre garantire la sopravvivenza dei suoi cuccioli, in serio pericolo di vita dopo la perdita della loro mamma – prosegue l'Enpa -. E' fondamentale intervenire con tempestività, altrimenti potremmo trovarci a piangere altre morti.» (12 settembre)
Sull'onda dello choc causato dall'uccisione di Daniza l'Enpa esprime angoscia per il ritrovamento del corpo senza vita di un orso, a Pettorano sul Gizio (L'Aquila). Nel ricordare l'esigenza impresicndibile di tutelare e proteggere quella che è una specie particolarmente protetta, l'Enpa resta in attesa di conoscere i risultati dell'esame nescroscopico sull'animale.