Il sindaco di San Severo si affretta a dispensare la sua solidarietà al dirigente del Comune vittima di una aggressione da parte di un nostro dirigente locale. A scanso di equivoci, ogni aggressione va condannata, persino quando si manifesta in un clima di esasperazione e di disperazione e allo stesso modo vanno condannate le aggressioni verbali e le provocazioni, soprattutto qualora dovessero essere esercitate da dirigenti di enti pubblici. Ma il sindaco, con malcelata furbizia, omette di dire che lui – il sindaco Miglio – sta facendo il possibile per affamare i suoi 500 cani, rischiando di subordinare il benessere degli stessi animali (che, va ricordato, rientrano per legge nella sua responsabilità) alla definizione di un aspetto squisitamente formale. Non si spiega diversamente l’ostinazione di un politico che vorrebbe presentarsi come un amministratore esemplare ed efficiente (tra l’altro da pochi giorni eletto presidente della Provincia di Foggia) a non pagare all’Ente Nazionale Protezione Animali una fattura dell'8 agosto scorso emessa a fronte di un contratto finora onorato dalla precedente Amministrazione. Per continuare a garantire il benessere degli animali del sindaco Miglio, la Protezione Animali si sta indebitando e non paga da due mesi gli stipendi ai suoi 8 dipendenti di San Severo. La prossima scadenza dei contributi e delle imposte non potrà essere onorata da Enpa (e di ciò, oggi, la Protezione Animali ha informato il Prefetto di Foggia) solo perché il sindaco Miglio si rifiuta di pagare il servizio puntualmente garantito da Enpa, da anni, ben oltre gli obblighi contrattuali.
Strumentalmente l'assessore al ramo, Lino Albanese, scrive su una pagina Facebook di aver trovato un canile ben più economico rispetto a quello di Enpa; questo canile chiederebbe 1,50 euro al giorno per cane. Non spiega, Albanese, che affidando a questo fantomatico canile i cani del Comune di San Severo, l'Amministrazione spenderebbe di più. Perché è vero che il Comune paga oggi (salvo ritardi) 3,10 al giorno per ogni cane, ma solo per 230 cani, mentre gli animali attualmente accuditi da Enpa (e regolarmente autorizzati, uno per uno, dalla Asl e verificati dai Nas) sono 500. Quindi in realtà oggi il Comune spende oggi 1,42 euro al giorno per ogni cane. Ma – spiega Albanese – per risparmiare l'Amministrazione vorrebbe pagare 1,50 al giorno.
Il sindaco di San Severo può tranquillamente riprendersi – anche oggi – i suoi 500 cani e sistemarli in un'altra struttura, a patto che il rifugio di destinazione sia in grado di garantire il benessere degli animali. Ma non solo Miglio non li ritira: strumentalmente si rifiuta di onorare il debito nei confronti di chi continua a prendersi cura nel migliore dei modi dei suoi cani, indebitandosi e non pagando – per colpa dell'ostinazione di Miglio – stipendi, tasse e contributi.