“Quando l’ho vista in quel canile le ho fatto due promesse: che non sarebbe mai più stata sola e che avrei fatto uscire gli altri nonnini vissuti e dimenticati in quei box. Camilla è stata con me per 6 mesi e mi ha riempita di amore incondizionato. Sono riuscita a mantenere il primo giuramento: non l’ho lasciata sola neanche un attimo, neanche quando è morta. Fino all’ultimo l’ho tenuta tra le mie braccia sussurrandole il mio amore, ora cerco di mantenere la seconda promessa: mai più cani anziani lasciati a morire soli in un canile”. Racconta così Daniela Fanelli, referente Enpa Puglia, al quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno” come è nata l'idea di “Nonnini alla riscossa”, il progetto dell'Enpa Puglia dedicato ai cani anziani.
“Ma vi immaginate – continua Daniela Fanelli – vivere per 20 anni in un cubo di cemento? In totale privazione sensoriale? Con il caldo asfissiante dell’estate, il freddo che entra nelle ossa in inverno. Anche se ci sono tanti volontari che fanno un bellissimo lavoro con i cani rinchiusi, significa comunque vivere, anzi non-vivere per una vita intera. Vogliamo che tutti i nonnini presenti nei canili della Puglia possano avere quello che, anche se per poco ha avuto la piccola Camilla, possano conoscere una passeggiata sull'erba o un giretto a mare.. Questo progetto nasce in sua memoria. Perché ognuno di quei cani possa avere anche se per poco , un nome , una famiglia e qualcuno che li ami.