Aggressioni dei cani, no alle psicosi, serve gestione idonea degli animali

“Dopo le ultime aggressioni ad opera di cani non vorremmo parlare di psicosi, ma più di una certa preoccupazione delle persone nei confronti di questi cani. Adottare un cane è certamente bello, ma poi una gestione non idonea dell’animale può provocare delle reazioni anche violente. E’ necessario fare attenzione”. Lo ha dichiarato all’Adnkronos Giusy D’Angelo, esperta comportamento animale e componente dell’Organo di Amministrazione dell’Enpa, commentando gli ultimi casi di cronaca. “Bisogna sempre rispettare l’animale che si ha in casa, – spiega D’Angelo – le specie sono diverse e questo comporta che si devono rispettare le necessità, gli spazi, i tempi di un cane sia per approccio che per modalità di interazione. E per questo è anche fondamentale comprendere il carattere dell’animale. Ci dobbiamo ricordare che i nostri amici a quattro zampe hanno bisogno delle loro libertà, dei loro tempi per riposare e per fare attività fisica, che deve essere idonea al tipo di cane. Se il cane dorme meno del necessario perché durante la settimana è uscito spesso per fare attività con il padrone, si innervosisce e questa situazione potrebbe portare ad un’aggressione. Oppure sta male o ha un dolore e non vuole farsi avvicinare. E anche nel caso di un incontro di un cane libero, per strada, l’animale potrebbe scambiare la persona per una minaccia o anche per una preda quindi, si attiva l’istinto predatorio e iniziano l’inseguimento e l’attacco”. “Da sempre ci appelliamo alla responsabilità delle persone: al momento in cui decidiamo di adottare un animale, indipendentemente dalla specie, dobbiamo essere responsabili verso l’animale, verso di noi e verso gli altri. Bisogna essere consapevoli di ciò che stiamo facendo e comprendere se siamo o no in grado di gestire l’animale da adottare”, conclude D’Angelo.

(Foto: Freepik)

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