L’Ente Nazionale Protezione Animali ha inviato una diffida al Sindaco di Fiuggi, Alioska Baccarini, chiedendo l’immediata sospensione dell’ordinanza urgente e contingibile che prevede l’abbattimento dei cinghiali, dopo averli allontanati da una zona della città con l’utilizzo di cani da caccia.
“Invitiamo il Sindaco a chiarire quali metodologie ecologiche siano state adottate per prevenire la presenza dei cinghiali in aree urbane. Misure come dissuasori olfattivi, meccanici o ad ultrasuoni, la messa in sicurezza delle aree e la gestione dei rifiuti – che rappresentano una delle principali attrattive per i cinghiali – devono essere al centro di un piano d’azione strutturato, basato su evidenze scientifiche. Quali piani sono stati messi in atto e con il supporto di quale istituto scientifico?”
L’Enpa sottolinea inoltre l’incoerenza dell’ordinanza: “Se i cinghiali vengono allontanati da una zona tramite l’utilizzo di cani da caccia, rendendo quindi sicura l’area interessata, non si comprende la necessità di abbatterli successivamente. Se il timore è che possano tornare, va ricordato che senza l’adozione di metodi scientificamente validi di prevenzione, il territorio verrà comunque ricolonizzato, da loro o da altri esemplari.”
Mancanza di istruttoria e coinvolgimento delle associazioni
Nel mirino dell’Enpa c’è anche lo strumento giuridico scelto, ovvero l’ordinanza urgente e contingibile. “Queste ordinanze devono essere debitamente motivate e supportate da una istruttoria adeguata. Ci chiediamo quale tipo di istruttoria sia stata condotta e se sia stato convocato un tavolo tecnico con le associazioni ambientaliste e animaliste. Questo passaggio è essenziale per una buona amministrazione e per individuare soluzioni efficaci e condivise.”
L’Enpa evidenzia poi la vaghezza delle motivazioni contenute nell’ordinanza: “L’elenco dei rischi appare assai generico: si parla di possibili danneggiamenti alle aiuole, di un generico ‘panico’ tra i negozianti e di un non meglio precisato aumento di incidenti stradali. Tuttavia, manca qualsiasi riferimento all’utilizzo di metodi ecologici e alla verifica della loro efficacia, né vi è traccia di un piano specifico fallito che giustifichi un intervento tanto drastico.”
L’abbattimento: una soluzione inutile e controproducente
“È paradossale – prosegue la Protezione Animali – che, una volta allontanati i cinghiali con i cani e messa in sicurezza l’area, questi vengano poi condannati a morte. Chiediamo al Sindaco di ritirare immediatamente l’ordinanza e di collaborare con esperti scientifici, informando adeguatamente la cittadinanza e applicando misure di prevenzione realmente efficaci.”
Gli abbattimenti, ricorda l’Enpa, sono una pratica dimostratasi inutile nel tempo: “Da oltre 25 anni si procede all’abbattimento dei cinghiali, ma senza alcun risultato duraturo. L’area liberata diventa semplicemente disponibile per un altro branco.”
L’Enpa rinnova il proprio appello al Sindaco di Fiuggi affinché affronti la questione con razionalità e competenza, nel rispetto della scienza e della tutela degli animali, evitando interventi cruenti e inefficaci.