Oggi è un giorno speciale per i volontari dell’Enpa di Bisceglie. Una nuova storia di speranza si conclude con un lieto fine: la piccola Briciola, la cagnolina trovata esausta e abbandonata in aperta campagna con i suoi cuccioli, ha finalmente trovato una famiglia amorevole e un nuovo nome, Leila.
Tutto è iniziato con una telefonata d’emergenza. I volontari della Protezione Animali di Bisceglie sono accorsi in un terreno lontano dalla città, dove Briciola era stata avvistata. Spaesata e visibilmente provata, la cagnolina aveva trovato rifugio in un tronco d’ulivo per proteggere i suoi cuccioli appena nati, seguendo quell’istinto che ancora la guidava nonostante la sua debolezza. Quando i volontari l’hanno avvicinata, lei ha subito mostrato fiducia e serenità, lasciandoli toccare e assistere i piccoli. Un segno inequivocabile che la Briciola, nonostante le difficoltà, era socievole e desiderosa di contatto.
Il suo stato di salute era precario. Stremata dalla vita di strada e debilitata, Briciola non riusciva a nutrire e curare i cuccioli, molti dei quali presentavano già segni di dermatite. Da quel momento, i volontari hanno iniziato ad assisterla quotidianamente, dandole cure e nutrimento, con il sogno di trovare una casa definitiva anche per lei.
Oggi, quel sogno si è realizzato: una famiglia ha deciso di adottare Briciola, ribattezzandola Leila. Una “mamma umana” pronta ad accoglierla e a garantirle amore e protezione, come quel tronco d’ulivo che la cagnolina aveva scelto per i suoi cuccioli. Le volontarie dell’Enpa di Bisceglie non nascondono la loro emozione, dichiarando di essere “ubriache di gioia” per questa nuova vita che si apre per Leila.
Il messaggio dell’Enpa è chiaro: “Adottate, sempre. Scegliete cani che hanno bisogno di aiuto, perché saranno loro ad aiutare voi.” Un invito a considerare l’adozione, rivolto a chiunque abbia la possibilità di dare amore e accoglienza a un animale in difficoltà, siano essi cuccioli, adulti o anziani.
La storia di Leila è un altro tassello della missione che ogni giorno l’Enpa porta avanti con dedizione e amore.