«In Trentino è in corso una schedatura di massa degli orsi che sono sopravvissuti alle fucilate di Fugatti e ai pogrom dei bracconieri. Con questo nuovo radiocollaraggio la PAT mette nel mirino anche M91, al quale, presumibilmente, sarà riservata la stessa sorte toccata a KJ1 e M90, trucidati per ordine del presidente del Provincia». È quanto dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali in seguito alla cattura e al rilascio, nella zona della Paganella, di un esemplare di orso maschio, “schedato” la scorsa notte. L’iniziativa – ricorda la Protezione Animali– è finalizzata ad individuare M91, l’animale che la scorsa primavera avrebbe seguito un escursionista e che, solo per questo, è finito nella black list di Fugatti.
«Tra non molto la PAT considererà anche la ricerca di cibo o il semplice respirare come manifestazione di un comportamento aggressivo e quindi pericoloso da parte di un plantigrado», ironizza Enpa. «Fugatti – prosegue l’associazione animalista – cerca solo pretesti per armare i fucili e uccidere animali inermi, con il neanche tanto celato obiettivo di eradicare la specie dal Trentino». Ci preoccupa profondamente il fatto che in Trentino il fenomeno del bracconaggio abbia ormai superato ogni livello di guardia, generando una vera e propria emergenza. In soli 18 mesi, ben 13 orsi hanno perso la vita, tra cui anche due esemplari che erano già stati condannati a morte dalla stessa Provincia di Trento.
Di fronte a questa gravissima emergenza Enpa chiede nuovamente al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin di tornare ad esercitare le proprie prerogative istituzionali – quelle relative cioè alla tutela dell’ambiente e degli animali – e di convocare finalmente il tavolo nazionale sugli orsi. «Le strategie per una reale convivenza ci sono e noi abbiamo individuato sette azioni immediatamente realizzabili sul territorio. Ma, evidentemente – conclude la Protezione Animali – l’unica “voce” che Governo, Maggioranza e Provincia vogliono ascoltare è quella dei fucili».