L’Enpa di Isernia ha rilasciato una nota in merito ai recenti casi di avvelenamento di cani da tartufo avvenuti in provincia di Isernia, in particolare a San Pietro Avellana. L’associazione denuncia un fenomeno di “grave pericolosità per l’ambiente e per l’uomo”, che rappresenta un rischio non solo per gli animali domestici e selvatici, ma anche per i bambini.
L’Enpa ricorda che l’utilizzo di sostanze tossiche come esche lumachicide e topicide è vietato per legge, ma che questo divieto non viene sempre rispettato. L’associazione chiede quindi alle istituzioni di applicare le norme in modo rapido e severo, e di lavorare per il bando di queste sostanze tossiche dai negozi.
Il caso degli avvelenamenti di cani da tartufo in provincia di Isernia – aggerma l’Enpa – è un episodio grave che merita di essere condannato con fermezza. È importante che le istituzioni intervengano con fermezza per contrastare questo fenomeno, che non solo causa la morte di animali innocenti, ma mette a rischio anche la vita di bambini e adulti.
L’Enpa invita tutti a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo problema, che rappresenta una minaccia per l’intera comunità.