Il crimine è avvenuto al Parco del Roccolo mentre il cane era con la sua famiglia. Sarah, la proprietaria è sotto shock e ha raccontato come un cacciatore abbia sparato a sangue freddo in bocca a Uma, la sua cucciola Rottweiler di soli 12 mesi, mentre stava correndo. “L’uomo – racconta Sarah – le ha sparato in bocca giustificandosi dapprima che l’aveva scambiata per un animale selvatico salvo poi ritrattare versione e affermare che aveva visto il cane con la bocca aperta e ha sparato. Quando ha fatto partire il colpo il cacciatore si trovava in un campo a 160 metri dalle case. Mio figlio, un ragazzino di 13 anni, si è visto la testa del suo cane esplodere. Il cacciatore girava alle 16.30 della domenica senza un giubbotto catarifrangente che lo avrebbe reso visibile, sparando a centosessanta metri dalle case. Ha sparato ad altezza uomo, a mezzo metro da un ragazzino. Non sono riuscita e guardare la mia amata Uma senza testa e non avrò pace finché non avrò ottenuto la giustizia che merita.”
L’efferatezza di questo delitto, ha sconvolto la famiglia e l’intera comunità e, viste le circostanze, si sarebbe potuto trasformare anche in un omicidio. La polizia è arrivata immediatamente sul posto e i proprietari di Uma stanno preparando con i legali la denuncia che sarà depositata in queste ore.
Enpa insieme a moltissime associazioni animalista ha espresso solidarietà alla famiglia di Uma. “A fronte di questa ennesima vittima della caccia – affermano le associazioni in una nota- sottolineiamo come una distanza di 150 metri dalle abitazioni non si può considerare sicura. E’necessario e irrimandabile vietare la caccia vicino ai centri abitati e regolamentare, in modo più restrittivo, i calendari venatori e i giorni consentiti”.
Le associazioni che hanno firmato la nota: A.P.A.R Busto, Enpa, Gaia Animali & Ambiente, Lac, Lav, Lav, Varese-Busto Arsizio Leal,Leidaa, Earth Odv, Mondo Vagabondo Odv, Oipa, Un Rifugio Sicuro Odv, Vitadacani,