Cacciatore uccide un gatto a Schio, Enpa: “Denunciato, dovrà rispondere di uccisione di animali”

“C’è un gatto morto probabilmente per un colpo da arma da fuoco”. La segnalazione è arrivata al Nucleo delle Guardie Zoofile dell’Enpa di Vicenza il 15 ottobre scorso. Il gatto è stato trovato morto, occultato da frasche e residui di soia, nella zona retrostante il canile municipale di Schio. Le indagini delle Guardie Zoofile dell’Enpa hanno portato a identificare il cacciatore, un ottantenne che inizialmente ha negato l’accaduto ma poi ha confessato, accampando delle attenuanti. Secondo quanto riferito dall’ispettore Renzo Rizzi dell’Enpa di Vicenza, il cacciatore ha dichiarato di aver sparato al gatto perché lo riteneva un pericolo per la sua attività di caccia. Il felino si sarebbe avvicinato al suo capanno e avrebbe iniziato a miagolare, disturbandolo.

“Si nota purtroppo ancora una volta – ha commentato Rizzi – che questa categoria di persone non cambia, nonostante l’età sembra che la saggezza non venga mai acquisita. Come si fa a non avere nessun rispetto delle regole in questo modo, ammazzare degli animali protetti, di proprietà semplicemente perché potrebbero dare fastidio alla loro attività ludica. Non si rendono conto minimamente che quell’animale ucciso è di una famiglia che spesso lo considera uno di loro, un loro caro amico e attendono tutti i giorni che rientri e si preoccupano costantemente per lui.” Il cacciatore è stato denunciato per uccisione di animale, reato punito con l’art. 544Bis del codice penale. E l’Ente Nazionale Protezione Civile si costituirà parte civile in caso di processo.

“Questa vicenda – conclude Rizzi – è un esempio di come la violenza sugli animali possa essere un problema ancora molto diffuso, anche in Italia. È importante ricordare che gli animali non sono oggetti, ma esseri senzienti che meritano di essere rispettati”.

immagine repertorio

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