NEL PARMENSE SPARITI NEL NULLA PIU’ DI 150 GATTI. TAGLIA DELL’ENPA: I RAPIMENTI FORSE OPERA DI UN GRUPPO ORGANIZZATO

Sta assumendo proporzioni sempre più inquietanti la misteriosa sparizione di gatti nel Parmense: dal 2013 ad oggi, da quando cioè alla Sezione Enpa di Parma sono cominciate ad arrivare le prime segnalazioni, si contano già più di 150 animali scomparsi. Ma si tratta di una stima approssimata per difetto, perché il numero di casi continua ad aumentare con segnalazioni che arrivano con cadenza quotidiana da quasi tutte le zone della Provincia. Per questo, la Protezione Animali parmense è impegnata in un'attività di censimento, che permetterà ai volontari (ma anche a Polizia e Carabinieri) di avere a disposizione una statistica attendibile con una mappature delle aree più a rischio.

«Siamo alla ricerca di regolarità ed anomalie che ci possano aiutare a inquadrare il fenomeno e, di conseguenza, ad avere qualche indizio utile a metterci sulle tracce dei rapitori – spiega Lella Gialdi, consigliere nazionale della Protezione Animali nonché presidente dell'Enpa di Parma -. Al momento l'unica cosa certa che mi sento di escludere è che tali sparizioni siano causate da un'unica persona: il territorio dove sono avvenute è troppo vasto per essere “battuto” da un singolo.»

Sulle cause, invece, l'Enpa non si sbilancia, benché sia stato ipotizzato che i felini vengano impiegati per la sperimentazione animale, che siano utilizzati per l'addestramento dei cani da combattimento o vengano addirittura destinati al consumo alimentare. «Purtroppo – prosegue Gialdi – temo che questo sia solo l'inizio e che abbiamo appena iniziato a scoperchiare il “vaso di Pandora”. Per questo, insieme ad una privata cittadina e ad un'altra associazione parmense, “Club Amici Miei” abbiamo messo una taglia di duemila euro a favore di chiunque fornirà informazioni utili a fare luce su questa inquietante situazione.»

Un appello, questo, al quale si associa anche la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi, che chiede alle autorità locali ed alle forze di polizia il massimo impegno per risolvere il mistero. «Ringrazio tutte le persone che stanno lavorando al caso con grande professionalità e dedizione; auspico che questi criminali vengano individuati il prima possibile e sanzionati con una pena durissima – dichiara Rocchi -. Naturalmente di questa terribile vicenda è informato il nostro ufficio legale che sta adottando tutte le opportune iniziative al riguardo.»

Facebook
Twitter
LinkedIn