Voto sul TTIP. Mail bombing e lettera agli Eurodepuati, l’Enpa: stop al trattato Usa-UE, cancellati decenni di battaglie civili anche per gli animali

L'Ente Nazionale Protezione Animali ha promosso, attraverso la propria pagina Facebook, un mail bombing indirizzato a tutti gli eurodeputati italiani affinché dicano no al negoziato sul trattato di libero scambio Usa-Ue che, se approvato, cancellerebbe le conquiste ottenute con decenni di battaglie civili, combattute anche in difesa degli animali. Dai test cosmetici sugli animali alla somministrazione di ormoni e antibiotici negli allevamenti, dai pesticidi alla clonazione degli animali, tali battaglie hanno portato all'approvazione di regole e normative molto più rigorose e restrittive di quelle statunitensi, che potrebbero essere cancellate con un violento colpo di spugna se nei prossimi giorni il Parlamento Europeo dovesse dare luce verde al trattato.

Per questo, la presidente nazionale dell'Enpa, Carla Rocchi, ha inviato una lettera-appello agli eurodeputati italiani affinché non contribuiscano a questo pericoloso salto nel buio. «Gentile Deputato – scrive Rocchi – la nostra associazione guarda con molta attenzione questa fase della vita delle istituzioni europee, consapevole di come sia in discussione un modello di valori, di cultura, di civiltà, che non può essere sconfitto dalle logiche di mercato. Manifestiamo tutte le nostre forti perplessità sulla “convenienza” che il TTIP rappresenterebbe per il nostro Paese anche sotto il solo aspetto economico».

A dispetto delle fin troppo ottimistiche (e opinabili) previsioni degli analisti, il modello europeo, al quale deve essere riconosciuto il merito di aver posto fine a secoli di lotte fratricide sul Continente, non può e non deve essere sacrificato sull'altare di un mercato così onnipotente e onnipresente, da avere la pretesa di frantumare i principi su cui si regge la comune identità europea. «Principi che, come logico e doveroso, ci stanno finalmente portando verso il riconoscimento di diritti agli animali; come dimostrano le vicende della globalizzazione, una volta interrotto questo percorso – aggiunge Annamaria Procacci, consigliera nazionale di Enpa – saremo tutti più insicuri, uomini e animali, ed esposti allo strapotere di un sistema senza regole». 

Facebook
Twitter
LinkedIn