Verità e giustizia per Daniza. L’Enpa: assolutamente necessarie altre indagini. Prioritario si faccia chiarezza

«La tristissima vicenda dell'orsa Daniza presenta così tanti punti oscuri da richiedere assolutamente che si proceda con nuove e più approfondite indagini. Indagini che, per evidenti motivi di opportunità, dovrebbero essere affidate non ad un corpo di polizia alle dipendenze della Provincia di Trento, ma ad un'autorità terza quale il Corpo Forestale dello Stato», lo dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali.

«Chi e su quali basi ha ritenuto di poter classificare l'animale come pericoloso? Perché la telenarcosi è stata eseguita senza tutte le necessarie precauzioni, dato il rischio di conseguenze gravissime per l'animale? Perché, nonostante avessimo diffidato le autorità competenti dal procedere alla cattura, si è comunque deciso di darle corso? E come mai il presunto cercatore di funghi, alla vista dell'orsa con i cuccioli, avrebbe ritenuto opportuno fare tutto ciò che non si deve quando si incontra un “selvatico” quale un plantigrado.»

Sono queste, secondo l'Enpa, le domande cui le indagini svolte finora non sono ancora state in grado di dare una risposta. Una risposta dovuta non soltanto alla memoria di mamma-orsa e dei suoi cuccioli, per i quali Enpa è in attesa di notizie certe, ma anche a milioni di italiani che nello scorso settembre hanno dato vita a un'ondata di indignazione senza precedenti.

«Fin dall'inizio di questa tragedia – conclude la Protezione Animali – ci siamo attivati, prima con una denuncia poi con una opposizione alla richiesta di archiviazione, affinché Daniza ottenesse giustizia. Naturalmente continueremo finché non l'avrà; finché i responsabili di quello che per noi rappresenta un gravissimo e inaccettabile animalicidio non saranno chiamati a rispondere del loro comportamento di fronte alla legge».

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