Veneto. Il “disturbo venatorio” è reato: approvata ieri sera le legge che prevede multe fino a 3.600 euro

Ribaltone in Regione Veneto. Con 26 voti favorevoli e 14 contrari il Consiglio Regionale ha infatti stabilito che a causare disturbo – alla natura come ai cittadini – non sono né i cacciatori né le fucilate, ma tutti coloro i quali si trovassero a interferire, per qualsivoglia motivo, con l’attività delle doppiette. La legge rappresenta una gravissima limitazione della libertà individuale poiché, oltre a porre un freno alla manifestazione del pensiero – opporsi in modo pacifico e non violento all’esercizio dell’attività venatoria diventa un illecito – vincola nei fatti il libero movimento dei cittadini sul territorio, nella misura in cui esso possa andare a sovrapporsi agli spari dei cacciatori.

Ancora più grave poi è il capovolgimento di senso reso possibile da questa brutta legge. Il messaggio è chiaro, ed è un vero paradosso: a rappresentare un pericolo per la collettività, secondi i sostenitori di tale atto normativo, non è chi fa uso di armi, né chi uccide per divertimento altri esseri viventi o chi è spesso causa di incidenti mortali per i propri “compagni d’arme” o ignari cittadini, ma chi intende esercitare quel diritto costituzionalmente garantito alla libera espressione del proprio pensiero. Per il Veneto il 2017 non poteva iniziare in modo peggiore.

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