Veneto, discussione su legge ammazza nutrie, le associazioni: proposta illegittima e antiscientifica. Inaccettabili i rimborsi pecuniari con pubblico denaro a chi le ucciderà

«La proposta di legge 123 ammazza nutrie, che il Consiglio Regionale del Veneto sta discutendo, è antiscientifica, incostituzionale e serve solamente a regalare cospicui rimborsi, ben mezzo milione di euro prelevati dalle tasche dei contribuenti solo per il 2016, a chi ucciderà gli animali, in ogni area, incluse quelle protette, senza alcun limite, senza alcun criterio, anche di notte mettendo a rischio la pubblica incolumità». Questo il commento delle associazioni Enpa, Lac, Lipu e Meta Padova mobilitate contro questa proposta di sterminio fortemente voluta dal consigliere Berlato il quale, nel misero tentativo di dare una giustificazione al testo, durante la discussione in Consiglio si è soffermato solamente ad attaccare gli animalisti.

«Il rispetto delle leggi nazionali, l'avere a cuore la tutela della pubblica incolumità, il ricorso a metodi scientifici obbligatori e prioritari nella gestione faunistica che risolverebbero ogni problema non c'entrano con l'animalismo – continuano le associazioni – ma riguardano un modo di fare politica serio, onesto e corretto. Le associazioni hanno inviato a tutti i consiglieri della regione Veneto documenti scientifici, tecnici e legali per la gestione della nutria ma nessuno, tranne Zanoni (Pd) che ha tentato di fermare la proposta di legge, si è degnato di rispondere. E' evidente che in molti, dalla Lega a Forza Italia, da parte del M5Stelle ad una parte del Pd, preferiscono agire per non perdere i facili consensi di cacciatori, amministratori locali e agricoltori, ingannati questi ultimi dalla riproposizione di un sistema arcaico e inutile, che promette di risolvere un "problema" intervenendo con stermini di massa come avviene inutilmente da oltre 20 anni su varie specie animali».

Le associazioni rivolgono un ulteriore appello ai membri del consiglio e al presidente Zaia: «una recente sentenza del Consiglio di Stato ha chiarito come, ai sensi dell'art. 19 della legge 157/92 a cui fare riferimento per la gestione della nutria, i metodi ecologici devono essere obbligatori e applicati prioritariamente agli abbattimenti selettivi. Qui, invece, si passa subito alla "soluzione finale", per di più retribuita: una vergogna, aggravata dal fatto che entro fine mese vi sarà un protocollo della Conferenza Stato-regioni che rimette in ballo tutto. Soldi che per “stipendiare” gli sterminatori ci sono e non ci sono per ospedali, asili…Per questo chiediamo ai consiglieri dotati di senso di responsabilità e al presidente Zaia di non sostenere questo PDL perché pericoloso, inutile e illegittimo».

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