“VEG” E “ANIMALISTA”, ELIO FIORUCCI UN ESEMPIO PER TUTTO IL MONDO DELLA MODA. ENPA: Si’ ALLO STILE “CRUELTY FREE”

Settantanove anni portati benissimo quelli che il creativo Elio Fiorucci – intervistato oggi dal “Corriere della Sera” – ha compiuto lo scorso giugno. Settantanove anni nel segno dell'alimentazione vegetariana, abbracciata alcuni anni fa, e di un profondo rispetto per gli animali, con la richiesta avanzata dallo stesso Fiorucci al Ministro per le Riforma, Elena Boschi, di introdurre nella costituzione il principio del rispetto per gli animali. 
 
«Al creativo milanese, che ha segnato la moda italiana così profondamente, valorizzando al contempo il Made in Italy nel mondo, facciamo i nostri migliori auguri per una vita lunga, serena e piena di successi – dichiara l'Enpa -. Con la vivissima speranza che egli continui, come ha fatto finora, ad impegnarsi attivamente per la tutela e la protezione degli animali.»
 
Per un mondo che troppo spesso finisce sotto accusa per l'uso di pelli e pellicce, Elio Fiorucci può dunque rappresentare un esempio positivo. Del resto, l'affetto e l'amore per gli animali non sono poi così rari tra gli stilisti. Come nel caso di Vivienne Weswood e di Stella Mc Cartney di un altro illustre “portabandiera” dello stile italiano, Giorgio Armani, che di Fiorucci è coetaneo, avendo compiuto ottant'anni proprio oggi. Di Giorgio Armani, infatti, che a differenza del creativo milanese non è vegetariano, sono noti il profondo amore per cani e gatti, ma anche diverse prese di posizione contro la piaga degli abbandoni.
 
«E' proprio da questo sentimento che gli stilisti dovrebbero partire per abbattere gli steccati specisti che “inquinano” il mondo della moda – prosegue l'Enpa -. Si dovrebbe capire una volta per tutte che non c'è alcuna differenza tra animali d'affezione, animali selvatici e quelli che vengono definiti come animali da reddito o da allevamento. Tra gli esseri viventi non esiste alcuna gerarchia. Cani, topolini, vitelli, coccodrilli, serpenti e uomini: tutti alla stessa maniera soffrono, provano emozioni e sentimenti. E tutti vanno rispettati.»
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