Migliaia di persone hanno affollato le strade di Skopje, capitale della Macedonia, per protestare contro la campagna di odio anti-randagi, lanciata nelle scorse settimane in tutto il Paese dopo un'aggressione di cui era rimasto vittima un bambino. Partito dal cuore Skopje, il corteo, organizzato dall'associazione Anima Mundi, ha attraversato le vie principali della città, raggiungendo la sede del Parlamento della Repubblica di Macedonia, del Governo, del Comune di Skopje. Qui per gli attivisti, giunti da tutto il Paese con l'obiettivo di manifestare pacificamente, l'amara sorpresa: uno schieramento delle forze speciali in assetto antisommossa. Il gesto, di evidente natura intimidatoria, non ha scoraggiato gli animalisti dal formulare un articolato ventaglio di proposte con cui risolvere la crisi randagismo (montata ad arte, secondo le associazioni).
I manifestanti, tra le cui fila erano presenti molti volti noti quali l'attrice Vesna Bejbi Petrushevska has announced; la cantante; la modella Kristijan Georgiev; la modella nonché fashion designer Snezana Bogdanovska; il sindaco del municipio di Centar (uno dei dieci della capitale), Andrej Zernovski e molti rappresentanti del partito Levica, hanno anzitutto chiesto un immediato stop alle esecuzioni di massa dei “trovatelli”; una misura non solo barbara e crudele, ma del tutto inadeguata a contrastare il randagismo. Il fenomeno – hanno sottolineato gli slogan dei manifestanti – si affronta con una ben pianificata strategia di sterilizzazioni ad ampio raggio e con un giro di vite tanto sia i reati in danno agli animali sia contro la vendita di sostanze pericolose adatte a confezionare esche avvelenate. Tali misure dovrebbero poi accompagnarsi alla creazione di una polizia zoofila e alla previsione di pene detentive per chiunque maltratti o uccida esseri senzienti non umani. Una misura, questa sì necessaria, per un Paese dove tali “reati” rappresentano da decenni una vera emergenza nazionale. [US]