Uccisioni di randagi in Albania? Carla Rocchi scrive al nostro ambasciatore a Tirana

Pubblichiamo di seguito la lettera che la presidente di Enpa ha scritto all’ambasciatore italiano in Albania, segnalando la preoccupaizone di moltissimi italiani per presunti massacri di randagi.
 
Le scrivo in qualità di presidente dell’ENPA, la più antica associazione animalista presente in Italia, per porre alla sua cortese attenzione la problematica relativa alla condizione degli animali vaganti sul territorio del Comune di Tirana. Ci viene, difatti, segnalata la sparizione di molti dei randagi che vivono nell’area vicino al lago e che vengono quotidianamente accuditi sia dalle associazioni locali che da molti cittadini privati.
 
A rendere ancor più inquietante questa situazione è la mancanza di spiegazioni da parte dei responsabili del municipio è, soprattutto, il ritrovamento di fosse comuni dove sono stati trovati cadaveri di randagi brutalmente uccisi. C’è anche un video che documenta quanto denunciato.
 
L’ENPA da anni collabora con l’associazione ARA -Animal Rescue Albania – i cui volontari, senza sosta, si dedicano fattivamente a diffondere una cultura animalista salvando ogni giorno dalle sofferenze e dalla morte numerosissimi cani e gatti abbandonati al proprio destino.
 
Alla luce di questa collaborazione, abbiamo più volte in passato sostenuto i volontari albanesi cercando nel nostro piccolo di contribuire all’adozione di alcuni randagi e alla loro cura, coadiuvandoli anche nelle relazioni con le istituzioni locali. Nonostante il prezioso lavoro che i volontari dell’area svolgono sul territorio, molte cose sembrerebbero non essere ancora cambiate e vista la drammaticità delle immagini che le abbiamo inviato, chiediamo una presa di posizione netta immediata per contrastare il ripetersi di tali tragici avvenimenti.
 
Per questo motivo, gentile ambasciatore, mi rivolgo la sua cortese attenzione affinché possa intercedere con l’autorevolezza del suo ruolo, presso le soluzioni albanesi, in particolare preso il sindaco di Tirana e il Primo Ministro albanese, per chiedere di porre fine a una tale drammatica situazione. Come certamente saprà, in Italia la legge 281 del 1991 regolamenta la questione randagismo vietando, tra le altre cose, le uccisioni dei cani e dei gatti vaganti, mentre legge 189 del 2004 ha annoverato il maltrattamento degli animali tra reati penali. In applicazione alla legge 281, grazie una buona programmazione fondata su sistematiche campagne di sterilizzazione, sulla collaborazione con le associazioni e su politiche di incentivazione delle adozioni si sono ottenuti ottimi risultati e, sono certa, che se lo stesso metodo venisse adottato anche nel nostro vicino Stato, candidato all’adesione all’Unione Europea, non ci sarebbero più sofferenze per gli animali.

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