TTIP. Il 7 maggio a Roma mobilitazione europea contro il trattato. Aderisce anche l’Enpa: a rischio gli standard europei per gli animali

L'Ente Nazionale Protezione Animali aderisce alla mobilitazione europea contro il TTIP (Trans Atlantic Trade Investment Partnership) che culminerà il 7 maggio a Roma con una grande manifestazione, finalizzata a far arrivare la voce dei cittadini alle istituzioni che stanno discutendo le clausole del trattato.

«Ci troviamo in una fase molto delicata del negoziato, che continua ad essere sottratto all'attenzione e all'informazione delle opinioni pubbliche di tanti Paesi; infatti, tra qualche settimana, è in calendario la riunione del Consiglio Europeo che dovrebbe affrontare proprio il tanto osteggiato trattato transatlantico», lo dichiara Annamaria Procacci responsabile Enpa ambiente e biodiversità, che prosegue: «su questa materia la nostra associazione ha già da tempo preso una posizione assai decisa, evidenziando tutte le criticità del TTIP, compresa quella generalmente sottovalutata, se non ignorata, delle condizioni degli animali in tutta la filiera della produzione di carne, e dunque sia per quanto riguarda gli allevamenti sia per quanto riguarda il trasporto e la macellazione».

Com'è noto, infatti, su questo le due sponde dell'Atlantico hanno legislazioni molto diverse: l'Unione Europea, nel tempo, anche grazie alle fortissime sollecitazioni dei suoi cittadini, ha compiuto passi molto importanti sul versante del “benessere” animale. «Non riteniamo sufficienti né convincenti le rassicurazioni da più parti recate che, una volta entrato in vigore il trattato, i più elevati standard del nostro continente saranno mantenuti e rispettati. Invece – conclude Procacci – temiamo un processo di sostanziale deregulation, che potrebbe interessare anche le garanzie ambientali, sotto l'aspetto del ricorso agli Ogm e ai pesticidi».

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