Trieste, per la seconda volta prese di mira sagome di legno di capriolo. Prima un atto vandalico, ora il furto

Nemmeno quando sono di legno gli animali trovano pace. A Trieste l’Ufficio Zoofilo del Comune, in collaborazione con l’Enpa, qualche mese fa ha collocato due sagome di legno di capriolo in Viale Cacciatore. Realizzate dal falegname comunale Stefano Lopresti e subito affettuosamente soprannominate “Stefi” e “Lele” le sue sagome sono state posizionate nel contesto del bosco di 60 ettari, vicino ai solchi di attraversamento degli animali selvatici dove purtroppo si verifica il maggior numero di investimenti di questi animali. Le sagome servono proprio per fungere da monito ai veicoli che transitano lungo il viale Cacciatore.

Ma di recente la prima sagoma (Stefi) è stata oggetto di un atto vandalico ed è stata prontamente sostituita. La notte scorsa invece la sagoma del capriolo “Lele”, posizionata nella parte alta del viale Cacciatore, è stata sottratta da ignoti. L’Ufficio Zoofilo, disponendo ancora delle apposite forme sagomate, è già pronto a ricollocarne una nuova.

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