"Quanto successo oggi, con dinamiche poco chiare riportate dalla stampa secondo cui un carabiniere in attesa di pretendere servizio, si aggirava alle 22.30 in una zona notoriamente frequentata dall orso sopratutto nelle ore notturne, dimostra come la provincia di Trento sia del tutto restia ad applicare quelle misure informative, dissuasive e preventive previste dal PACOBACE, dimostrando ancora una volta la totale incapacità nella gestione degli orsi. E la sua diretta responsabilità."
Questo il commento dell Enpa sulla “aggressione” avvenuta durante la notte, il cui responsabile M57 è stato già catturato, condannandolo frettolosamente ad una vita di reclusione.
"Era nota a tutti la presenza di M57, eppure nessuno ha posto in essere qualsiasi semplice misura atta a scoraggiare l’orso dall avvicinarsi ai centri urbani, anzi. Lo dimostra il fatto che è stato catturato proprio mentre si cibava dei rifiuti lasciati a disposizione. Che fine ha fatto la banale apposizione di cassettoni per rifiuti anti orso? Ci chiediamo quali azioni di dissuasione siano state prese, quelle azioni che invece sarebbero risolutive. E, in tutto questo, la Provincia non fa informazione ai cittadini e, ricordiamo, ha soppresso proprio la piattaforma grandi carnivori, finanziata dall’Ue, proprio per la mitigazione dei conflitti e le buone pratiche di convivenza.
Inoltre c è da chiedersi perché in Abruzzo non succedano questi eventi.
Auguriamo una pronta guarigione al giovane, ma al contempo chiediamo, vista la ormai palese e manifesta incapacità della Provincia di gestire in maniera scientifica e seria la materia, che il Ministero si riappropri pienamente della gestione degli orsi, specie particolarmente protetta e bene indisponibile dello Stato su cui la Provincia sembra muoversi in una totale autonomia e allo sbaraglio.”