Si è conclusa la doppia operazione delle Guardie Zoofile dell'Enpa di Vicenza per salvare due animali rimasti incastrati in due trappole mortali illegali: un gatto di proprietà e un capriolo rinvenuto nei pressi di contrà Monchelatei nel Comune di Altissimo a Vicenza il 2 agosto. In entrambi i casi gli animali erano rimasti imprigionati in lacci di acciaio noti per strozzare lentamente gli animali quando tentano di liberarsi. La gatta è riuscita a salvarsi, il filo l'aveva stretta alla metà del corpo, mentre non c'è stato invece nulla da fare per il capriolo, un bellissimo esemplare maschio di circa un anno, morto impiccato nel tentativo di rompere il cavo di acciaio.
“Venerdì 4 agosto – affermano le Guardie Zoofile di Vicenza – abbiamo fatto il primo sopralluogo ad Altissimo per raccogliere elementi di indagine. All'alba del giorno seguente tre squadre di Guardie hanno perlustrato i boschi del territorio circostante e hanno trovato attrezzi e strutture occultate utilizzate per il bracconaggio. Inoltre hanno avvistato un uomo con un cane che appena scorte le Guardie si è subito dileguato nel bosco e hanno trovato tre postazioni utilizzate in precedenza per i lacci ma nessuna trappola armata”.
“Chi commette questi reati – afferma Renzo Rizzi, ispettore regione Veneto delle Guardie Zoofile dell'Enpa di Vicenza – sono per il 94% cacciatori o ex cacciatori, persone abituate ad uccidere che hanno fortissimi legami con questo mondo e lo conoscono in profondità. Dopo aver raccolto gli elementi necessari siamo andati dal sospettato: un cacciatore di lungo corso abilitato anche alla caccia notturna ai cinghiali. Alla fine non ha potuto sottrarsi alle proprie responsabilità e ha confessato pienamente il suo grave operato”.