«Ringrazio di cuore, a nome di tutta l’associazione, i Carabinieri Forestali per l’efficace attività investigativa che ha permesso di sgominare una banda di criminali dedica al traffico di cuccioli dall'Est. Posso dire fin da ora che Enpa si costituirà parte civile nel processo contro questi criminali che hanno movimentato tantissimi animali, lucrando sulle loro vite. In caso di condanne, auspichiamo esse siano esemplari». Lo dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, commentando l’operazione in Piemonte che ha portato alla denuncia di sei trafficanti.
«Magistratura e forze di polizia stanno dando un contributo importante contro i trafficanti, tuttavia è necessario affrontare il problema alla radice. E’ necessario, cioè, fermare le compravendite di animali, anche quelle ammesse dalla legge, prevedendo soltanto il sistema delle adozioni. Se cani, gatti e altri pet non fossero più fonte di lucro – prosegue Rocchi – i trafficanti non avrebbero più alcuna ragione per guadagnare sulla pelle dei cuccioli: ciò che alimenta queste attività criminali è proprio la prospettiva di facili guadagni. Se si toglie il profitto, viene meno la loro stessa ragion di tali traffici».