Toscana. Dal Ministero via libera al piano antilupo per il Grossetano. Previste uccisioni di cani. Enpa invia una diffida: provvedimento illegale, pronti a ulteriori iniziative giudiziarie

«Apprendiamo da fonti di stampa che il ministero dell’Ambiente ha dato il via libera, su richiesta del Comune di Monte Argentario (Grosseto) e della Regione Toscana, a un piano antilupo nella zona dell’Argentario. Tale piano prevede la possibilità non solo di catturare e di spostare i lupi, ma di sterilizzare e addirittura di uccidere gli “ibridi”». Lo rende noto l’Ente Nazionale Protezione Animali che invia una diffida a Ministero, Regione e Comune. Tra l’altro, secondo Enpa, l’autorizzazione concessa dal Ministero è una ritorsione che nasce dalla bocciatura del “Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia” per il quale ministro Galletti si era molto speso nel tentativo di ottenere il benestare delle Regioni alle uccisioni dei lupi.
 
Ma si tratta di una ritorsione goffa e maldestra, poiché, come sottolinea l’associazione, l’iniziativa del Comune grossetano e della Regione Toscana sconfina nell’illegalità. «Fino alla quarta generazione, gli ibridi, vale a dire meticci di cane e di lupo, sono considerati come lupi, mentre dalla quinta in poi cani. Pertanto – chiarisce Enpa – non è in alcun modo possibile autorizzarne l’uccisione, a meno di non violare la legge e, quindi, di esporsi a ulterionri iniziative giudiziarie che naturalmente non tarderemmo a promuovere».  
 
Molti dubbi solleva anche il posizionamento di trappole che, finalizzato alla cattura e allo spostamento dei lupi, non prevede alcuna garanzia per l’incolumità del branco e degli esemplari de ne fanno parte. Insomma, il rischio che qualche animale possa morire è più di una semplice possibilità.
 
Ma il vero punto di caduta  di tutta la questione è rappresentato dall’inosservanza delle
Normative vigenti, a partire dalla  legge 281/91 su prevenzione e contrasto al randagismo, e dalle ordinanze del Ministero della Salute in materia di corretta detenzione degli animali. Non è infatti un mistero che molti cani padronali non sterilizzati siano lasciati liberi di vagare sul territorio, dando appunto origine al fenomeno dell’ibridazione. Evidentemente, dal Comune di Monte Argentario alla Regione Toscana, passando per il Ministero dell’Ambiente, nessuno è realmente interessato a risolvere il problema alla radice. 
 
«Infine – conclude l’Ente Nazionale Protezione Animali – troviamo estremamente scorretto, anche dal punto di vista istituzionale, che il ministro di un governo dimissionario, la cui maggioranza parlamentare è reduce dalla peggior sconfitta di sempre, assuma iniziative di così forte significato politico. Invece di cercare inutili ripicche o rivincite, Galletti si soffermi sulle ragioni della recente batosta  elettorale. Alla quale, a nostro avviso, ha contribuito non poco».

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