Tornano a Fiuggi gli avvelenamenti di animali. L’Enpa: le autorità escano dal torpore

Si avvicina la primavera e a Fiuggi (Frosinone), purtroppo, tornano con macabra puntualità gli avvelenamenti. A denunciarlo è la locale Sezione dell'Enpa che sottolinea come, nonostante le reiterate sollecitazioni indirizzate alle autorità, poco o nulla si sia fatto sul fronte delle sterilizzazioni, e quindi sul contenimento della popolazione di randagi. Ecco allora che alcuni delinquenti pensano di dare un risposta criminale al fenomeno randagismo ricorrendo all'uso del veleno – in genere si tratta di lumachicidi –, che ha già mietuto numerose vittime tra i quatto zampe di Fiuggi. L'ultimo, in ordine di tempo, è stato il bassotto di un volontario Enpa che, durante la sua passeggiata al guinzaglio, ha ingerito un boccone avvelenato. Per il quattro zampe, affidato immediatamente alle cure di un veterinario, non c'è stato nulla da fare.

Per questo, la presidente dell'Enpa i Fiuggi, Eliana Zaglia, si appella nuovamente a tutti i soggetti interessati affinché gli avvelenatori di cani siano assicurati alla giustizia e le autorità competenti procedano alla bonifica dei luoghi, oltre a prevedere – naturalmente – efficaci azioni di prevenzione e contrasto nei confronti di tale inaccettabile fenomeno. 

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