Anatre, aironi, papere, germani e oche. Sono decine gli esemplari dell'avifauna soccorsi dall'Enpa di Genova nell'area del Polcevera interessata dallo sversamento di petrolio. Intervenuti nelle ore immediatamente successive al disastro, i volontari stanno attualmente presidiando la zona con una unità di intervento rapido dispiegata sul territorio alla ricerca di animali in difficoltà. L'Enpa genovese, d'intesa con i Vigili del Fuoco e con le altre autorità impegnate nella zona del Polcevera, ha inoltre attivato un numero di emergenza – lo 010.5531696 – al quale residenti e istituzioni possono inoltrare segnalazioni relative ad animali in difficoltà.
Una volta prelevati dall'area inquinata, i selvatici, intrisi di petrolio e con gravissimi sintomi di intossicazione, vengono portati presso la sede della Sezione genovese dove i volontari li trattano prima con oli vegetali leggeri, per pulire le piume dal petrolio, quindi con detergenti neutri per rimuovere gli agenti contaminanti. «Poi – spiega Massimo Pigoni, responsabile della Protezione Animali genovese e vicepresidente nazionale di Enpa – non resta altro che incrociare le dita, sperando che i livelli di intossicazione non siano letali». Questo è quanto accade nel migliore dei casi, perché sovente gli animali arrivano alla sede Enpa privi di vita.
Ma a preoccupare i volontari non è soltanto la fase strettamente emergenziale; è, anche e soprattutto, il “dopo”, poiché i danni causati dallo sversamento di petrolio sembrano destinati a produrre conseguenze durature sull'ecosistema e la biodiversità, gravemente colpiti dal disastro. Insomma, i selvatici saranno a rischio anche dopo il superamento dell'attuale fase di crisi. Ed è proprio per questo che l'Enpa di Genova monitorerà la zona con particolare attenzione affinché il maggior numero di esemplari possa superare indenne questo difficile momento.
«Nelle passate settimane avevamo più volte lanciato l'allarme sui pericoli collegati allo sfruttamento dei combustibili fossili, invitando gli italiani a schierarsi per una nuova politica energetica, innovativa, efficiente e rispettosa dei principi stabiliti a Parigi. Purtroppo – aggiunge Pigoni – i tragici fatti di queste ore stanno dando ragione a noi e a 16 milioni di persone che con il loro voto hanno espresso disapprovazione per la politica energetica del Governo. Quanto accaduto sia di monito per tutti».