"La strage di uccelli di questa notte a Roma – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – testimonia, in tutta la sua drammaticità, quanto i fuochi esplosivi siano pericolosi per la fauna selvatica, bene indisponibile dello Stato che avremmo tutti l'obbligo di tutelare. E' paradossale che a sparare siano spesso proprio quei cittadini che accarezzano per strada un cane, o fanno escursioni nei boschi, in campagna, alla ricerca del contatto della natura. Una natura, però, ad uso e consumo del proprio egoismo, pronta ad essere calpestata di fronte a sciocche, arcaiche e pericolose "tradizioni". E dire che esistono alternative valide e più rispettose nei confronti di tutti gli animali, anche dei nostri amici a quattro zampe che condividono la vita con noi".
"Questa notte dimostra ancora una volta come le ordinanze comunali vengano costantemente ignorate, oltre che, di fatto, non vengono effettuati controlli. In questo modo risultano provvedimenti inutili, inefficaci, quasi un contentino per gli "animalisti" molto utile a fini elettorali. E' ora di mettere una stretta alla vendita di botti, privilegiando altre forme di spettacoli luminosi a basso impatto. Ai cittadini amanti degli animali chiediamo, per il prossimo anno. Di dimostrare il proprio amore concretamente, evitando di fare i botti e magari donare quei soldi che avrebbero speso per acquistarlo alle organizzazioni di volontariato, di qualsiasi genere: questo sarebbe sì un modo bello per chiudere l'anno in pace con gli uomini, gli animali, la natura e se stessi."