Grazie alla collaborazione con l'Associazione di volontariato “La Colombina” e con l'Ente Nazionale Protezione Animali, il Comune di Genzano (Roma) è riuscito in questi mesi a portare a termine un'importante operazione per liberare il proprio territorio dal fenomeno del randagismo, garantendo al contempo un trattamento dignitoso agli animali recuperati in strada e, quindi, mettendo fine ad una situazione non più sopportabile.
Scaduta la precedente convenzione per la custodia e il mantenimento dei randagi, il Comune di Genzano di Roma ha quindi iniziato, a partire dal primo aprile 2015, l'importante collaborazione con l'Enpa che ha previsto il trasferimento dei cani di proprietà del Comune all'interno del canile Fidolandia di Castel Madama (Roma), con la garanzia di quotidiani esercizi di sgambatura e ordinari trattamenti di igiene, nonché un'adeguata assistenza sanitaria medico-veterinaria. In caso di randagi che presentino particolari problematiche comportamentali, l'Enpa Castelli Romani si occuperà, inoltre, di proporre periodi temporonei in altre strutture, specializzare nel recupero comportamentale degli animali, al fine di favorirne l'adottabilità. Ed è proprio questo, poi, l'altro punto nodale del lavoro svolto: promuovere l'adozione dei cani, sia quelli già presenti all'interno del canile rifugio che, e soprattutto, i randagi segnalati e prelevati dalla strada, evitando quindi il ricovero.
«Grazie alla collaborazione con l'Associazione “La Colombina” e con l'Enpa Castelli Romani – ha detto il sindaco Flavio Gabbarini – stiamo riuscendo a mettere fine al randagismo sul nostro territorio, a garantire una sistemazione dignitosa ai randagi abbandonati e a garantire al Comune di Genzano anche un importante risparmio economico lavorando sulle adozioni». «Il 2modello Genzano” – ha detto il presidente dell'Enpa Castelli Romani, Paolo Bozzato – funziona perché lavora contemporaneamente su due piani: quello territoriale con il volontariato locale e quello nazionale grazie alla collaborazione tra il Comune e l'Enpa».