Scomparso Gian Carlo Artoni, vicepresidente dell’Enpa di Parma

Si è spento nella notte Gian Carlo Artoni, avvocato, poeta, personaggio di grande spicco a Parma, dove per tanti  anni fu Presidente dell' Ordine degli avvocati, critico letterario,  autore di testi letterari e  di poesie tuttora presenti nei libri  di scuola, consigliere comunale, attento conoscitore della vita della nostra città, di quella Parma del dopoguerra che ben stigmatizza Luigi Alfieri " la Parma colta, industriosa e industriale ricca di denari, di iniziative,di uomini di vallore". 

Gian Carlo Artoni fu uno di questi, uno dei grossi nomi della letteratura del Novecento,  esponente di spicco di quella che Pier Paolo Pasolini definì "Officina parmigiana, compagno di cultura di Attilio Bertolucci, Carlo Bo e tanti, tantissimi nomi che hanno dato lustro alla cultura italiana. 

Un nome che si trova , con la sua biografia e le sue opere, anche su Wikipedia 
A noi piace ricordarlo come il  nostro Vice Presidente, un grande uomo che quando ritirò il premio Sant' Ilario e gli fu chiesto per quale motivo ritenesse gli fosse stato conferito , col suo sorriso luminoso e ironico rispose : " Forse perchè sono Vice Presidente dell' ENPA" 
In modo particolare lo ricorda Lella Gialdi, che gli fu a fianco già dal 1988, anno in cui fu ricostituita a Parma la locale sezione ENPA: " Allora era presidente Giorgio Mezzatesta e nel Consiglio Direttivo di cui facevo parte, c'era grande entusiasmo e voglia di essere parte attiva a Parma nella tutela degli animali. Con tutta l'incertezza e i dubbi di chi si muove in una prima esperienza. A  guidarci con saggezza e lungimiranza fu Gian Carlo , uomo di legge e di grande  esperienza. Non dimentico le serate delle nostre riunioni, in cu si discuteva, si optava per il percorso più propizio e si imparava a conoscere sempre meglio questo "vice" che amava raccontare  pagine  della sua esistenza, una esistenza ricca e  piena di vicende, di avventure, di esperienze. Un galantuomo  dall'intelligenza aperta e acuta, che mai giudicava, pur scorgendo oltre l'aspetto delle cose e delle persone. 

Oggi abbiamo perso un importante tassello della storia della nostra sezione e, personalmente, un "grande" amico, che sono orgogliosa d' aver conosciuto e chiamato per nome".

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