Un atto di crudeltà inaudita si è consumato a Scala, in provincia di Salerno, dove un gattino ferito e agonizzante è stato trovato da alcuni passanti. I miagolii di dolore di Chicco – così lo hanno ribattezzato i volontari dell’Enpa Costa d’Amalfi – hanno attirato l’attenzione di persone di buon cuore che hanno subito contattato l’associazione per cercare di salvarlo. Purtroppo, nonostante i disperati tentativi di soccorso, il piccolo non ce l’ha fatta.
Il dramma di Chicco Quando i volontari dell’Enpa Costa D’Amalfi sono giunti sul posto, hanno trovato Chicco in condizioni disperate. Il gattino era paralizzato nella parte posteriore del corpo e soffriva per un blocco delle vie urinarie, una situazione confermata dai veterinari dell’ASL di Maiori, immediatamente allertati. Nonostante il dolore, Chicco si aggrappava alla vita e cercava conforto umano, un contatto che i volontari non gli hanno mai fatto mancare.
La corsa contro il tempo Determinata a fare tutto il possibile, Annalisa Savino, una volontaria Enpa, ha preso Chicco e lo ha trasportato con il furgone dell’associazione presso la clinica veterinaria “San Rocco” di Nocera Superiore. Qui il piccolo è stato sottoposto a esami strumentali che hanno rivelato la brutale verità: quattro piombini erano conficcati nel suo corpo, segno che qualcuno aveva sparato deliberatamente al gattino con una pistola ad aria compressa.
Un gesto inaccettabile Nonostante le cure ricevute, le condizioni di Chicco si sono aggravate e, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Il dolore per la sua perdita è stato espresso dai volontari della Protezione Animali con parole cariche di indignazione:
“È un fallimento per una intera società. Non ci sono parole per descrivere la delusione e il rammarico che proviamo, non solo come volontari ma come persone. Per questo motivo, denunciamo questo increscioso e disumano gesto. Ci muoveremo con lo scopo di punire la bestia umana colpevole della morte di Chicco. L’unica, anche se magra consolazione, è data dal fatto che non è morto solo”.
La denuncia e l’appello dell’Enpa L’ENPA della Costa d’Amalfi ha già presentato denuncia contro ignoti per il vile gesto e invita chiunque abbia informazioni utili a farsi avanti. “È fondamentale individuare i responsabili di questa barbarie – spiegano i volontari – affinché si possa fare giustizia per Chicco e per tutti gli animali vittime di violenza.”
Se qualcuno ha visto o sa qualcosa su quanto accaduto, è pregato di contattare l’Enpa Costa d’Amalfi. Chicco non c’è più, ma la sua storia merita giustizia.