«Non ci sono feste che tengano quando bisogna soccorrere un animale in difficoltà». Con queste parole i volontari Enpa raccontano il loro ultimo intervento di salvataggio avvenuto proprio il giorno di Pasqua. A dover essere soccorsa è stata una giovane gatta che da molto tempo vagava in zona Valdana (Capoliveri, Isola d'Elba) con un laccio di nylon posizionato all'altezza del bacino.
La segnalazione è giunta dalla Signora Stella di Firenze, da anni affezionata turista dell'isola. E' grazie alla sua sensibilità che è stato possibile aiutare questa creatura. Il laccio, a nodo scorsoio, doveva essere una rudimentale trappola tesa da qualche cacciatore, o comunque da qualcuno cui dava fastidio la presenza di questo povero animale in zona. Ancora una volta solo l'attenzione di una turista ha permesso di venire a conoscenza del caso.
I volontari si sono recati sul posto e con la gabbia trappola sono riusciti a prendere la gattina che si presentava con il laccio letteralmente incarnato nella muscolatura del bacino. Segno che l'episodio doveva essere accaduto da diversi mesi e non potendosi liberare dalla presa, il laccio è rimasto stretto intorno al corpo.
Grazie al numero di reperibilità veterinaria – finalmente operativo – il gatto è stato sottoposto ad anestesia per consentire la rimozione del laccio dalla carne e procedere alla disinfezione delle ferite, alla sutura, e alla somministrazione di un potente antibiotico. Il rischio per l'animale, secondo il veterinario, era che il laccio potesse aver compromesso la muscolatura del bacino con conseguenze serie. Fortunatamente così non è stato e la gattina ora è al sicuro ed in via di guarigione.
I volontari dell'Enpa dell'Isola d'Elba ringraziano la signora Stella non solo per avere inoltrato la segnalazione ma per aver sostenuto economicamente l'associazione nelle spese medico-veterinarie. «Un esempio di sensibilità e di cuore – commentano i volontari – che dovrebbe essere seguito da molte persone.»