Doppia condanna per i cani e i gatti del Comune di Roma. Costretti a una vita dietro le sbarre, ora si vedono negata anche quella manciata di minuti di semi-libertà che ogni giorno aspettano disperatamente con i musi incollati alle grate. Sì perché il Comune di Roma ancora nega l'accesso dei volontari animalisti nelle strutture comunali e convenzionate. Il che vuol dire zero possibilità di farli sgambare, socializzare, controllandone anche lo stato di salute. Tutti punti essenziali per la salvaguardia del benessere animale. Cardini del diritto-dovere dell'accudimento, sancito dalla legge e riconosciuto dalle amministrazioni statali e regionali.
La denuncia in una lettera che Acl, Animalisti italiani, Enpa, Lav e Leidaa hanno inviato alla sindaca Virginia Raggi e all’ufficio Tutela Animali.