Dopo neppure un anno dalle orribili immagini di sofferenza e di morte dei bovini, adulti e giovanissimi, detenuti nella struttura di Castel di Guido, siamo costretti – grazie alle denunce della stampa – a vedere di nuovo le immagini del dolore e dell'abbandono, negli stessi luoghi, di una giovane mucca in grave difficoltà, lasciata per giorni in attesa della morte, sul terreno, all'aperto, senza potersi nutrire né dissetare.
«La pagina dei maltrattamenti di Castel di Guido, che un anno fa denunciammo insieme ad altre associazioni, è sempre aperta. Ma è una pagina non solo inaccettabile per noi, crudele e di discredito per la capitale; è una brutta pagina che deve essere chiusa, nel segno della tutela e del rispetto degli animali», così Michele Gualano, responsabile della Sezione Enpa di Roma.
«Ringrazio Rosalba Matassa, che proprio in questi giorni è stata nominata dal Comune come responsabile per i diritti degli animali, per essere intervenuta con grande prontezza a prestare soccorso alla giovane mucca, che ci auguriamo possa sopravvivere e divenga il simbolo di un nuovo avvenire per tutti gli animali nell'azienda agricola, che non siano più destinati ad essere da reddito. Castel di Guido – prosegue Gualano – merita inoltre di essere riconosciuto nella sua straordinaria importanza come splendida oasi di biodiversità, in cui si trova anche l'area gestita con grande passione e competenza dalla Lipu».