Il corpo senza vita di Martino, uno dei due gatti dispersi a seguito del crollo del palazzo in via della Farnesina, è stato trovato questa mattina da una volontaria dell’Enpa tra le macerie dell’immobile, recentemente demolito. Il povero animale presentava una evidente frattura del cranio e le sue condizioni erano tali da far supporre che la sua morte sia stata causata proprio dalla demolizione dello stabile. Secondo l’associazione, infatti, è molto probabile che Martino sino sino alla demolizione fosse ancora in vita, sopravvivendo sia al crollo di settembre sia ad una vita da trovatello, ma non alle ruspe. «Da settembre ad oggi non abbiamo fatto altre che chiedere alle istituzioni e alle autorità competenti di fare il possibile per trovare Martino e Pippi, i due gatti dispersi nel crollo parziale dell’immobile. Purtroppo – spiega Enpa – tutti i nostri appelli sono rimasti inascoltati e i nostri volontari si sono sempre scontrati con un vero muro di gomma».
«Siamo molto amareggiati – prosegue Enpa – perché riteniamo che, anche per le pressanti insistenze dei volontari, si sarebbe forse riusciti a trovare e mettere in sicurezza i due gatti. Se chi di dovere ci avesse ascoltato forse non saremmo giunti a questo epilogo triste. All’appello manca ancora il gatto Pippi, per la cui sorte non nutriamo speranze. A qualcuno, in una situazione di diffusa emergenza, la vicenda di Martino e Pippi può sembrare piccola cosa; a costoro vorremmo però ricordare che non esistono piccole vite».