Risveglio difficile per un esemplare anziano di riccio: forse dovrà essere operato ai denti

Come ogni giorno anche martedì 22 marzo Milena, responsabile colonie feline dell'Enpa di Monza, durante la pausa pranzo fa "il giro di pappa" nella "sue" colonie vicino all'ufficio di Agrate (Monza). Arrivata a quella di Caponago (Monza), vicino alla postazione cibo dei gatti (sistemata fuori dalla cancellata dal mese di ottobre quando è stata chiusa l'area dismessa), ma in mezzo alla stradina e al di là del cancello, intravede un riccio completamente immobile.

Non è normale incontrare questi mammiferi notturni di giorno né tanto meno vederli così inattivi. Per recuperarlo Milena scavalca il cancello, alto più di tre metri. È sprovvista di un trasportino o di una scatola in cui metterlo, ma essendo piena di risorse, lo adagia nel cappellino dello spaventapasseri che lei stessa aveva provvidenzialmente posizionato sopra la mangiatoia dei gatti per proteggere il loro cibo e lo porta subito a Yasmine, volontaria del settore selvatici, che provvede ai primi soccorsi.

L'animale viene quindi ricoverato presso una struttura idonea, viene messo subito sotto flebo e sistemato su un tappeto riscaldante. L'esemplare di riccio – si tratta di un'anziana femmina di 5/6 anni – appare debilitato e sottopeso, e infatti fatica a mangiare (reagisce solo a un po' di paté mischiato con acqua).

La visita da parte di un veterinario specializzato in animali selvatici chiarisce la presenza di diversi denti marci e di gengive infiammate, responsabili, con tutta probabilità, del suo stato di debilitazione. Ora la riccia si sta riprendendo alla grande, e al termine della cura antibiotica si considererà l'opportunità di estrarre qualche dente e si valuteranno le sue capacità di mangiare cibo umido e frutta. Solo allora si deciderà se rilasciarla nel suo habitat d'origine o in un altro luogo più idoneo, compatibilmente con le sue condizioni.

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